mercoledì 20 ottobre 2010

Progettodighe - diga di Madesimo

Oggi è stato pubblicato su www.progettodighe (il punto di riferimento degli amanti delle dighe e delle opere annesse agli impianti idroelettrici) il mio articolo sulla diga di Madesimo, del tipo a gravità in calcestruzzo.
Essa è stata costruita dalla Ex Edisonvolta S.p.A (gruppo Edison) poi è stata trasferita all’Enel nel Marzo 1963 ed è stata ultimata dal "Centro Progettazioni Costruzioni Idrauliche e Civili" di Milano. Il manufatto è stato progettato dall’Ing. Claudio Marcello con la collaborazione del Dott. Ing. Luigi Noé e del Dott. Ing. Gianpiero Oppizzi. La direzione generale dei lavori di costruzione è stata, invece affidata al Dott. Ing. Renzo Ramicciotti coadiuvato, in tempi successivi, dagli ingegneri residenti Luigi Amistà e Riccardo Bevilacqua. Lo sbarramento è stato creato alla finalità di regolare giornalmente i deflussi del torrente Scolaggia utilizzati nella centrale di Isolato, posta nei pressi della diga ad arco doppio omonima. La costruzione della diga è stata affidata all’Impresa Peduzzi di Milano e S.A.C.C.I. di Cosio Valtellina per le opere murarie della diga, e per le iniezioni e i sondaggi alla Geotecnica di Milano.
http://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/madesimo

lunedì 18 ottobre 2010

Oggi è stato pubblicato su www.progettodighe (il punto di riferimento degli amanti delle dighe e delle opere annesse agli impianti idroelettrici) il mio articolo sulla diga ad arco doppio irrealizzata di Val Visdende che avrebbe dovuto rientrare nell’Impianto dell’Alto Piave insieme alla diga di Sappada (anch’essa mai realizzata), Comelico e Santa Caterina e alimentare la Centrale di Ponte Cordevole e La Lasta. La progettazione è stata affidata all’Ing. Nino Alberico Biadene sulla base di un progetto dell’Ing. Carlo Semenza, perito tre anni prima. La sua realizzazione, però, è stata impedita dal disastro del Vajont del 9 Ottobre 1963 che ha bloccato la progettazione e la costruzione di tutte le dighe della zona. Però, secondo il libro "Piave" (Alessandro Marzo Magno, edizioni "Il saggiatore"), il manufatto non è stato costruito perchè "la S.A.D.E., attraverso coloranti, ha rilevato che in alcuni punti perimetrali dell’invaso si aprivano crepacci, per via della natura carsica del terreno", e quindi l’acqua, raggiunta una determinata quota, poteva entrarvi, non permettendo quindi un ulteriore invaso.

http://www.progettodighe.it/main/le-dighe/article/val-visdende

sabato 9 ottobre 2010

Disastro del Vajont - 47° anniversario

9 Ottobre 1963, h. 22:39' 46"

"Un sasso è caduto in un bicchiere, l’acqua è uscita sulla tovaglia. Tutto qua. Solo che il sasso era grande come una montagna, il bicchiere alto centinaia di metri, e giù sulla tovaglia, stavano migliaia di creature umane che non potevano difendersi. E non è che si sia rotto il bicchiere; non si può dar della bestia a chi lo ha costruito perché il bicchiere era fatto bene, a regola d’arte, testimonianza della tenacia e del coraggio umani. La diga del Vajont era ed è un capolavoro. Anche dal punto di vista estetico"

lunedì 4 ottobre 2010

Progettodighe - diga di Bau Mandara

Oggi è stato pubblicato su www.progettodighe (il punto di riferimento degli amanti delle dighe e delle opere annesse agli impianti idroelettrici) il mio articolo sulla diga ad arco doppio di Bau Mandara dell'Ingegner Carlo Semenza che sbarra il rio omonimo in Sardegna e crea un piccolo invaso di 310 000 mc che è per quasi tutto l'anno vuoto e contriuisce al mantenimento di una quota sufficente dell'invaso di Bau Muggeris, il più grande e importante lago dell'impianto: